Francesco Totti: un grande campione che ci ha fatto sognare.

L’ultima partita alla Roma per il Capitano che ha conquistato l’Italia.

Nei pomeriggi d’estate, da bambino, giocavo per ore a pallone con mio fratello Andrea e un caro amico, Alex.
Uno era portiere e gli altri due attaccanti.
Tirare in porta e vedere la traiettoria della palla in volo era qualcosa di magico, così come tuffarsi nell’erba e pararla, a volte con la punta delle dita.

Ma giocare a calcio non bastava: ciascuno di noi sceglieva il nome di un calciatore e così facendo immaginava, anche solo per un paio d’ore, di essere come quel campione.
A volte Vieri, Battistuta, Del Piero e altre ancora Totti.

In quel modo sembrava di possedere la loro forza fisica, la loro velocità e abilità nei piedi.
Pareva di giocare in un campo di serie A e quando si segnava un gol si poteva sentire il boato dei tifosi in festa.

Era tutta immaginazione, tutta fantasia.
Era un modo semplice e bellissimo per vivere sogni a occhi aperti.
Sogni che, fermandomi a ricordare, posso assaporare ancora oggi con un pizzico di nostalgia e tanta serenità nel cuore.

 


 

UN CAMPIONE, UN UOMO CHE È ENTRATO NEL CUORE DI TUTTI.

Ieri, proprio quel Totti che tanto mi ha fatto sognare, ha giocato la sua ultima partita con la maglia della Roma e questo mi ha fatto provare un pizzico di malinconia, mi ha fatto pensare al tempo passato e mi ha portato a riflettere sul perché, oggi, quel capitano sia tanto celebrato da tutti, senza alcuna distinzione di fede calcistica.

I tifosi lo definiscono l’ottavo re di Roma, perché ha sempre vestito la maglia giallo rossa e nel suo ruolo da capitano è diventato un simbolo della squadra e dello sport italiano.
Negli anni ha conquistato gli sportivi con i suoi gol ed è entrato nel cuore di tutti con la sua semplicità.
Barzellette e spot pubblicitari ne hanno mostrato simpatia e autoironia.
Sorriso, spontaneità e azioni solidali hanno messo in luce quella parte del suo lato umano che tutti apprezzano.
Quella che va oltre il campo di gioco.

I campioni sono tali perché hanno avuto successo nello sport, ma soltanto alcuni di loro riescono a entrare nel cuore delle persone, a distinguersi dagli altri fino al giorno in cui, lasciando lo spogliatoio per l’ultima volta, si preparano a diventare leggende.

Francesco Totti ringrazia e saluta l’Olimpico.


 

L’OLIMPICO TREMA… DI EMOZIONI, PASSIONI E SOGNI.

Se oggi Francesco Totti è su tutti i giornali è certamente per la sua carriera sportiva, ma soprattutto per ciò che ha dimostrato di essere fuori dallo stadio e per le emozioni, i sogni che ha saputo regalare.
Ecco, appunto: i sogni.

Tutti abbiamo voglia di sognare e lui, da grande campione, ha emozionato migliaia di adulti e fatto sognare altrettanti bambini.
Bambini di oggi e ragazzini di ieri che, come me, hanno volato con la fantasia anche grazie a lui e che, diventati grandi, lo ringraziano non solo e non tanto per le reti segnate, ma soprattutto per questo: per averli fatti sognare.

I sogni sono importanti, ecco perché l’Olimpico trema quando entra il capitano.
In quel boato e in quelle lacrime di commozione si racchiude un misto di emozioni, passioni e sogni: ciò che muove ciascuno di noi ogni giorno e che dobbiamo alimentare giorno dopo giorno. Sempre.

Gianluca Montanari

 

L’ultimo giro di campo da capitano: l’ovazione dei tifosi e le lacrime del campione. Un video che racconta emozioni.

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