Una buona comunicazione ha bisogno di attenzioni: Soprattutto se è a distanza.
L’articolo di oggi è di Alexander Oca: un ragazzo che sta frequentando il Master In Coaching di Ekis (il percorso di formazione per diventare Coach Professionisti).
Per intraprendere questa professione con le necessarie competenze, serve esperienza.
Ecco perché Andrea Zavaglia (Trainer Ekis), da tempo ha dato vita a un progetto di formazione appositamente pensato per offrire, a chi sta per diventare Coach, competenze e strumenti in più: elementi per lavorare con efficacia, professionalità con le persone e suggerimenti utili per inserirsi con ancor più facilità nel mercato del Coaching.
Alexander, insieme ad altri futuri Coach, fa parte di questo progetto chiamato CANTERA.
Un vero e proprio vivaio a cui teniamo tantissimo, perché composto da persone di grande valore.
Ragazzi e ragazze a cui oggi vogliamo dare voce.
COMUNICHIAMO SEMPRE PIÙ VELOCEMENTE.
Vediamoci e parliamone… Anzi, mandami un messaggio.
Quante volte hai sentito o detto questa frase?
Viviamo in un mondo dove tutto ruota attorno alla comunicazione.
La tecnologia, internet, i Social Network, sono un’opportunità che facilita il dialogo tra le persone e tra diverse realtà, magari lontane.
La diffusione di Facebook e altri Social su larga scala, sono l’emblema di una società in cui il comunicare in modo veloce la fa da padrone.
TU, COME COMUNICHI?
Mi sono chiesto cosa comunichiamo tutti i giorni e in che modo.
Capita che ci concentriamo sul condividere con altri i nostri pensieri in modo superficiale, dimenticando alcuni aspetti fondamentali della comunicazione che ci accompagnano sin dalla nostra nascita.
Pensiamo, ad esempio, ad un testo scritto in cui è espresso un concetto.
Magari, accompagnato da emoticon vari che tentano di compensare, almeno in parte, la mancanza di contatto diretto tra chi parla e chi ascolta.
Quando dialoghiamo attraverso strumenti tecnologici, spesso perdiamo l’opportunità di sfruttare certi canali comunicativi.
Canali che, tali sistemi, non possono garantire: tono di voce, ritmo del parlato, gesti, espressioni del volto ecc.
Questi sono elementi fondamentali che rendono la comunicazione vera, piena e potenzialmente più efficace.
Lo scambio d’informazioni face to face è più profondo e dinamico perché modificabile nell’immediato.
Nella situazione in cui due persone dialogano vis a vis, adeguano e allineano il loro modo di comunicare quasi istantaneamente e in maniera reciproca.
Creano maggiore empatia.
Se tutto passa per un testo che, per ragioni pratiche, è spesso breve e approssimativo, comunicare efficacemente diventa ancora più difficile.
IL MALINTESO È DIETRO L’ANGOLO.
Quando scriviamo un messaggio WhatsApp, spesso non prestiamo molta attenzione alla correttezza del testo.
Di conseguenza, può succedere che, dall’altra parte, si apra un mondo di interpretazioni personali, legate al contenuto, in certi casi fuorvianti.
È così che, il significato, finisce per essere frainteso e reinterpretato.
A complicare le cose, si aggiungono l’attesa e l’aspettativa che la famigerata spunta di lettura di un SMS può generare in noi.
Tutto questo, condito da una serie di pregiudizi spesso inutili e sbagliati.
Se invece scriviamo un messaggio troppo lungo, il rischio è che la persona non lo legga nemmeno.
Quello che diciamo agli altri e come lo diciamo è quindi molto importante.
Oggigiorno, il rischio è creare barriere:
Situazioni che si generano per la superficialità o per la fretta di trasmettere un’informazione senza preoccuparsi del feedback di ritorno.
Se riflettiamo, ci accorgiamo che questi rapporti “smart” dal punto di vista tecnologico, non lo sono affatto dal punto di vista emozionale.
Le relazioni perdono qualcosa, si raffreddano.
TROVA IL TEMPO PER NON ESSERE SUPERFICIALE.
Se volete (o dovete) usare la tecnologia social per comunicare, fate attenzione a ciò che scrivete e a come lo scrivete.
È meglio gestire il proprio tempo e le proprie risorse per rivolgersi a poche persone con i giusti modi, piuttosto che raggiungere la massa ma in maniera asettica.
Ricordatevi che, quando comunicate a distanza, dall’altra parte, c’è un essere umano che non vi vede in volto, non sente la vostra voce e, soprattutto, è qualcuno di cui non sempre conoscete lo stato d’animo.
Non potete essere certi che sia quello il momento o il modo per dire quanto avete da dire.
Una comunicazione efficace è importante nelle relazioni umane.
È bene curarla anche quando non si è gli uni di fronte agli altri.
Altrimenti, la possibile conseguenza, è un’incongruenza tra le proprie intenzioni e i risultati che si generano.
Prendetevi la responsabilità di trovare il tempo e dedicare le giuste attenzioni agli altri per raccontare i vostri pensieri e interagire al meglio con chi vi circonda.
Anche quando si trova dietro una tastiera a centinaia di chilometri di distanza!
Gli affetti, le relazioni, i successi non vivono di like o spunte ma di un vero dialogo (anche solo scritto), purché autentico.
PER DIVENTARE UN COACH PROFESSIONISTA.
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