La Storia di Michael Jordan

I limiti, come le paure, spesso sono solo un’illusione.

La storia che oggi vogliamo raccontarvi è quella di uno sportivo che non ha certo bisogno di presentazioni.
È la storia di Michael Jeffrey Jordan: il più grande giocatore di basket di tutti i tempi.

È il racconto di un uomo che, con un’irreprensibile etica del lavoro e una smisurata passione, ha fatto del suo talento per la palla a spicchi il mezzo per diventare uno degli sportivi più vincenti di sempre.

 


UN INIZIO IN SALITA.

Ho fallito tante volte nella mia vita.
Per questo, alla fine, ho vinto tutto.

Michael Jordan

Viene escluso a 15 anni dalla squadra della scuola.
Non è abbastanza alto.

Non ha molto successo con le ragazze.

Il suo desiderio è di andare nella prestigiosa UCLA, Università della California.
Non viene scelto.

Gli inizi non sono da vero fenomeno.
Quando mamma Delrois e papà James guardano al futuro di loro figlio non hanno, però, dubbi.
Il giovane Michael ha già le idee chiare: “Giocherò nella NBA!”

Dopo aver vinto il titolo nazionale NCAA con l’Università di North Carolina nel 1982, suo il canestro decisivo negli ultimi secondi della finale con Georgetown, si aprono le porte del basket professionistico.
I Chiacago Bulls lo scelgono alla terza chiamata del Draft del 1984.

Per imparare ad avere successo, devi prima imparare a fallire.

Michael Jordan

 


UN IMPATTO DA RECORD.

Il suo impatto con il più prestigioso campionato di pallacanestro a livello mondiale è eccellente.
In poche stagioni guida i Bulls alla vittoria di tre campionati consecutivi.
Quelli del ’91, ’92 e ’93.

In tutte le occasioni viene nominato il migliore giocatore delle Finali.
E nel mezzo? Le Olimpiadi.

Dopo la vittoria della medaglia d’Oro nel 1984, ancor prima di diventare professionista, è l’edizione di Barcellona 1992 a consacrare Michael Jordan e il Team USA come la squadra più dominante di tutti i tempi.

Vincono tutte le partite con più di 40 punti di scarto.
In finale, gli Stati Uniti sconfiggono la Croazia 117-85.

Devi aspettarti grandi cose da te stesso, prima ancora di farle.

Michael Jordan


 MICHAEL E IL BASEBALL

Letteralmente sconvolto dalla scomparsa del padre James, Jordan vuole dimostrare di poter primeggiare in un’altra disciplina. Sceglie il baseball, proprio in suo onore.
Nel febbraio del ’94 diventa un giocatore dei Chicago White Sox.

I risultati non rispecchiano certo quelli visti sul parquet con la palla da basket, ma Michael conferma la sua indomabile capacità di porsi degli obbiettivi e di superarli.
È così anche questa volta.

Poi si ferma.
Il basket ri-chiama.

 


IL RITORNO AL BASKET.

 È il 18 marzo 1995 quando, alle 11:40, viene diramato un breve comunicato:

“Michael Jordan ha informato i Bulls di aver interrotto il suo volontario ritiro di 17 mesi.
Esordirà domenica a 
Indianapolis contro gli Indiana Pacers

Tutti lo etichettano come “finito”.
Tutti pensano che non potrà più essere quello di prima.
Tutti dicono che non vincerà più nulla.

Intanto, Michael è tornato.

Torna per realizzare un’impresa: quella di vincere altri tre titoli consecutivi e di entrare a tutti gli effetti nella storia della pallacanestro.
Nel ’96, ’97 e ’98 i Chicago Bulls trionfano e il numero 23 infrange ogni record che ancora non fosse caduto in suo possesso.

 


NUMERI DA LEGGENDA.

Michael Jordan: autore dei gesti tecnici più ammirabili nella storia di questo sport e icona del basket riconosciuta nel mondo intero.
Al termine della sua carriera la lista dei successi, personali e di squadra, non ha eguali.

6 Campionati NBA

2 Ori Olimpici

5 volte Miglior Giocatore della Stagione

6 volte Miglior Giocatore delle Finali

10 volte Miglior Realizzatore NBA

2 volte Vincitore della Gara delle Schiacchiate

10 volte inserito nel Miglior Quintetto NBA

E tanto altro…

I limiti, come le paure, sono soltanto un’illusione.

Michael Jordan

 


IL SALUTO AL MONDO DEL BASKET.

Springfield, Massachussetts.
22.000 presenti.

Con questa frase Michael Jordan saluta il mondo del basket, l’11 settembre 2009, alla cerimonia d’inserimento nella NBA Hall of Fame:

Le paure fermano le tue azioni.
Ed è solo con azioni, azioni di qualità, che potrai raggiungere i tuoi obbiettivi.
Scopri il tuo talento e sfruttalo per tracciare la via che vorrai percorrere.
Seguire le proprie naturali inclinazioni significa fare qualcosa che, il più delle volte, ci riesce meglio rispetto ad altro.
E ci piace.

Michael Jordan

Vivi come vorresti.

Ekis Team

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